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Quando l'efficienza diventa complicità: il caso degli “uffici fantasma” nella Pubblica Amministrazione

26/07/2025 11:18

Redazione

Pubblica Amministrazione,

Quando l'efficienza diventa complicità: il caso degli “uffici fantasma” nella Pubblica Amministrazione

In un’Italia abituata a parlare di assenteismo e lentezza nella Pubblica Amministrazione, c’è un’altra distorsione sistemica di cui nessuno discute.

In un’Italia abituata a parlare di assenteismo e lentezza nella Pubblica Amministrazione, c’è un’altra distorsione sistemica di cui nessuno discute: la creazione di “uffici fantasma”. Si tratta di strutture formalmente attive, con budget e personale assegnato, ma prive di una reale funzione operativa. In apparenza tutto è regolare: organigrammi aggiornati, firme sui registri, rendicontazioni annuali. Nella realtà, si tratta di scatole vuote utilizzate per giustificare promozioni, assegnazioni interne e, in alcuni casi, coprire incarichi retribuiti a personale non realmente impiegato.

Questo fenomeno si manifesta soprattutto nei piccoli enti locali, ma non risparmia ministeri e regioni. È il frutto di anni di stratificazioni amministrative, progetti mai partiti e funzioni duplicate. Alcuni di questi uffici esistono solo sulla carta: una stanza chiusa, un dirigente senza dipendenti, un centro “di competenza” che nessuno consulta. In altri casi, si tratta di “uffici parcheggio” dove vengono destinati funzionari scomodi, in attesa di pensionamento o lontani dal circuito decisionale.

Il danno è doppio: da un lato si immobilizzano risorse umane e finanziarie in ruoli fittizi, dall’altro si alimenta un sistema opaco di assegnazioni che sfugge al controllo pubblico. Eppure nessuno ne parla. I sindacati tacciono, la Corte dei Conti indaga solo se scoppia uno scandalo, e la politica preferisce non disturbare l’equilibrio interno degli enti.

In un Paese che reclama efficienza, legalità e semplificazione, tollerare gli “uffici fantasma” significa accettare che la riforma della PA resti, anch’essa, un esercizio di facciata. E che dietro la burocrazia, più che lentezza, si nasconda spesso la convenienza dell’inutilità organizzata.