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Sicurezza sotto controllo: l’ombra della criminalità dietro la vigilanza privata e informatica

26/07/2025 08:54

Redazione

Malavita,

Sicurezza sotto controllo: l’ombra della criminalità dietro la vigilanza privata e informatica

Mentre la sicurezza viene affidata a tecnologie sofisticate e vigilanti in divisa, un’altra rete – invisibile, ma altrettanto efficace.

Mentre la sicurezza viene affidata a tecnologie sofisticate e vigilanti in divisa, un’altra rete – invisibile, ma altrettanto efficace – opera sotto traccia: è quella della criminalità organizzata che, da anni, ha puntato il settore della vigilanza privata e della sicurezza informatica come nuova frontiera di infiltrazione economica.

Dietro molte società apparentemente regolari si celano strutture fittizie, costituite con prestanome e capitali di dubbia provenienza. Spesso si tratta di microaziende con sede legale in piccoli centri, che nel giro di pochi mesi ottengono appalti milionari da enti pubblici per la gestione di servizi critici: dalla videosorveglianza urbana alla protezione di reti informatiche ospedaliere, fino al controllo di accessi in porti e aeroporti.

Le modalità sono ormai collaudate: ribassi anomali nelle gare, relazioni opache con funzionari pubblici compiacenti, utilizzo di documentazione formalmente ineccepibile ma sostanzialmente costruita su misura. Una volta dentro, queste aziende gestiscono flussi informativi e presìdi strategici, spesso senza reali competenze. In ambito informatico, il rischio si amplifica: software di sicurezza installati su server comunali o scolastici possono essere manipolati per raccogliere dati o aprire backdoor non rilevabili.

Ciò che rende il fenomeno ancora più allarmante è la sua invisibilità mediatica. Queste infiltrazioni non producono sangue, ma generano controllo. Controllo del territorio, delle informazioni, delle infrastrutture. E lo fanno legalmente, grazie a falle nel sistema di sorveglianza pubblica e all’assenza di indagini preventive approfondite su chi si cela dietro i loghi rassicuranti delle imprese di “sicurezza”.

La sicurezza, quando è gestita dal crimine, smette di essere una garanzia e diventa una minaccia. Un sistema dove a controllare sono i controllati, e dove la linea tra legalità e potere mafioso diventa sempre più sottile.